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La Fiamma della Vendetta
TRAMA
Il quinto Legal Thriller della serie mozzafiato “LE INDAGINI DELL’AVVOCATO JOE SPARK”.
Joe Spark è un affascinante avvocato penalista. Alto, capelli ricci nero corvino, e penetranti occhi azzurri, vive sulla baia di Seattle in un bellissimo paesino, Alki. Ama il buon cibo, le belle donne e detesta la tecnologia. Joe Spark, uomo dalla mente acuta, non riesce mai a voltare le spalle dinanzi a un omicidio. Sente forte il bisogno di fare giustizia, nel tentativo di dare un senso ai misteri più oscuri della vita.
- Cosa si nasconde dietro l’incendio del laboratorio di Connor Bradley, tatuatore e cliente/amico di Joe Spark?
- È un evento accidentale o doloso? È connesso al nuovo terrorismo per l’indipendenza dell’Irlanda del Nord?
- Quando l’auto di Bradley esplode, a causa di una bomba, Joe Spark non ha più dubbi: qualcuno sta tentando di ucciderlo. Perché?
- E per quale ragione la bella Cindy Naar Jacobson vuole vendere di gran fretta la bellissima villa, dove vive col marito miliardario, per trasferirsi sotto il sole della Costa Azzurra?
- Riuscirà il nostro acuto avvocato a risolvere i due enigmi dopo un brutale omicidio che lo metterà dinanzi a una scioccante verità?
Editor, Vanna Del Gaudio
Ci sono scrittori che riescono a disegnare nella mente del lettore immagini che lo inducono a credere che la scena che gli stanno raccontando è reale. Focalizzano la sua attenzione, coinvolgendolo nella storia: spettatore di vicende narrate ad arte.
Nei romanzi gialli, tutto questo viene accentuato: l’autore architetta una trama avvincente e ricca di sfumature; crea atmosfere sospette e dissemina indizi che depistano il lettore, aumentando la suspense.
Una sfida intrigante tra chi scrive e chi legge – pagina dopo pagina – quel mistero che acquisisce intensità.



Scrittrice di Gialli, Elena Andreotti
Ognuno è artefice del proprio destino e Connor Bradley, tatuatore di Seattle, va incontro al suo a grandi passi. Non ha che da scegliere, visto il male che ha sparso con leggerezza intorno a sé. Il suo essere completamente amorale non gli fa percepire che non pochi lo vorrebbero morto, e nel modo peggiore, a cominciare dalla moglie da cui sta per divorziare, alla compagna attuale, alle varie donne che usa e getta senza alcun rimorso. Alla fine troverà chi passa dalla teoria alla pratica.
L’avvocato Joe Spark era un suo amico e, per la sua indole di voler sempre andare a fondo e per un bisogno di giustizia, si mette sulle tracce dell’assassino. Come sempre scaverà nelle miserie di coloro che hanno determinato il destino di Connor. Un piccolo indizio, rimasto nascosto nella memoria tra i tanti aneddoti che Connor gli propinava, lo porterà alla soluzione.
L’autrice, con la sua capacità narrativa e il suo stile di scrittura, mantiene alta la tensione fino alla fine, facendo partecipe il lettore dei sentimenti che muovono il protagonista, sempre più deluso dall’umanità con cui viene in contatto.
Tutto Torna
TRAMA
Il quarto Legal Thriller della serie mozzafiato “LE INDAGINI DELL’AVVOCATO JOE SPARK
Joe Spark è un affascinante avvocato penalista. Alto, capelli ricci nero corvino, e penetranti occhi azzurri, vive sulla baia di Seattle in un bellissimo paesino, Alki. Ama il buon cibo, le belle donne e detesta la tecnologia. Joe Spark, uomo dalla mente acuta, non riesce mai a voltare le spalle dinanzi a un omicidio. Sente forte il bisogno di fare giustizia, nel tentativo di dare un senso ai misteri più oscuri della vita.
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Un cold case dal finale sconvolgente.
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Chi è la donna che Joe Spark vede all’uscita del tribunale?
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Quale ricordo si lega al luccichio dei suoi orecchini, che riporta Joe indietro nel tempo?
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Perché, anni prima, tanti dettagli relativi all’omicidio della sua ex-moglie gli erano sfuggiti?
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La verità brama giustizia, ma non ci sono prove schiaccianti.
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Riuscirà Joe Spark, con il suo acume investigativo, a far confessare l’inopinabile assassino?
Scrittrice di Gialli, Elena Andreotti
Un paio di orecchini, solo un paio d’orecchini riporterà l’avvocato Joe Spark a rivivere l’evento più drammatico della sua vita: l’omicidio di sua moglie, una donna piena di vita e disinibita, che più di qualcuno avrebbe voluto vedere morta. Lui stesso aveva seguito le tracce che portavano all’assassino, ma si era sempre sentito responsabile di quella morte, perché quel giorno sua moglie era a casa sua, impaurita, convinta che qualcuno ce l’avesse con lei e nello stesso tempo elettrizzata al pensiero che stava per andare a vivere con l’uomo che amava. Gli aveva chiesto aiuto e lui non aveva saputo proteggerla. Quegli orecchini forniranno a Joe una nuova chiave di lettura di quanto accadde a sua moglie.
Marcella Nardi, come sempre, ha scritto un thriller pieno di suspense, tenendo il lettore col fiato sospeso fino alla fine, cambiando di continuo le carte in tavola. Il personaggio di Joe Spark risulta sempre più interessante, tormentato dai suoi demoni che non gli lasciano scampo. Il suo fascino risiede proprio in questo. La scrittura asciutta è funzionale a non far perdere tensione alla narrazione. Grande scrittrice Marcella Nardi.
La Bestia
TRAMA
Il terzo Legal Thriller della serie mozzafiato “LE INDAGINI DELL’AVVOCATO JOE SPARK”.
- Seattle 2021. La città è terrorizzata da una serie di feroci stupri.
- Chi è lo spietato assassino soprannominato La Bestia?
- Perché violenta brutalmente solo giovani donne bionde?
- Perché indossa spaventose maschere animalesche?
- Come mai Mary Harrison, la moglie di un cliente facoltoso di Joe Spark, sparisce improvvisamente?
- È anche lei una vittima della Bestia?
- Riuscirà il nostro avvocato-detective a dipanare questa intricata matassa?
Joe Spark è un affascinante avvocato penalista. Alto, capelli ricci nero corvino, e penetranti occhi azzurri, vive sulla baia di Seattle in un bellissimo paesino, Alki. Ama il buon cibo, le belle donne e detesta la tecnologia. Joe Spark, uomo dalla mente acuta, non riesce mai a voltare le spalle dinnanzi a un omicidio. Sente forte il bisogno di fare giustizia, nel tentativo di dare un senso ai misteri più oscuri della vita.
Editor, Vanna Del Gaudio
La penna prolifica dell’autrice Marcella Nardi ci regala una nuova avvincente indagine di Joe Spark – avvocato di professione con l’hobby dell’investigazione – sempre alla ricerca della verità dei fatti e del reale colpevole da consegnare alla giustizia. Terzo volume della fortunata serie basata sul legal thriller: un genere letterario di cui uno dei padri fondatori viene considerato Erle Stanley Gardner, che fu avvocato penalista e che – agli inizi degli anni trenta – creò il personaggio dell’avvocato Perry Mason, conosciuto dal grande pubblico per la serie televisiva di successo.
L’autrice ci dimostra – ancora una volta – la sua maestria nel creare un nuovo caso esaltante e dal ritmo incalzante, in cui il lettore si ritrova in un climax altamente coinvolgente.
Il protagonista, Joe Spark, è un fascinoso avvocato penalista con la passione per le indagini al pari dei professionisti nel campo. Alto, capelli ricci nero corvino e penetranti occhi azzurri, vive ad Alki Beach, sulla splendida baia di Seattle.
In ogni caso che gli viene affidato – oltre all’impegno legale per la difesa del cliente – si lascia coinvolgere dalla sete per la verità, per poi impegnarsi in prima persona fino a correre rischi non certo legati al suo mestiere.
In questo romanzo, Joe Spark è alle prese con un caso legato alla scomparsa della moglie di un facoltoso cliente e all’assassinio della figlia di quest’ultimo. Nel contempo, la città di Seattle è sotto pressione per una serie di stupri ai danni di giovani donne bionde, aggredite da qualcuno che indossa maschere – ogni volta diverse – di animali feroci. La suspense è assicurata!
Recensione Romanzi, Giusy Marrone
Il legal thriller è uno dei generi letterari a cui sono più affezionata, forse perché è tra i primi ad aver affascinato la mia curiosità di lettrice. Negli anni mi sono accorta che è anche il più difficile da scrivere, perché la trama, oltre che ad avvincere il lettore, deve essere composta da tanti, delicati tasselli che devono incastrarsi perfettamente tra loro come un complicatissimo puzzle. Non sono in molti gli autori in grado di fare combaciare al meglio questo intrico, e Marcella Nardi è senza dubbio una dei pochi. Oltre al talento, una penna sagace e appassionata, Marcella è anche dotata di grande intelligenza e curiosità che l’hanno spinta a studiare, informarsi e specializzarsi prima di dedicarsi a questo genere letterario così ostico. Ne è prova questo suo ultimo romanzo, “La bestia”, una storia che trascina il lettore in una spirale di terrore, suspense e tensione. Joe Spark è un affascinante avvocato penalista dagli splendidi occhi azzurri. Vive sulla baia di Seattle, ama il buon cibo e le belle donne, detesta la tecnologia. Acuto, con un grande senso di giustizia, è un antieroe, con i suoi tormenti e le sue insicurezze. Si troverà ad affrontare un caso scottante, un intricata matassa che si dipanerà in un finale a sorpresa.
Blog BOOD (Book & Food), Valeria Gatti
Qual è la domanda che vi accompagna per tutta la lettura di un giallo, cari lettori?
Mi spiego meglio. Io non nasco come giallista, tuttavia sto iniziando ad apprezzare sempre più questo genere letterario ad alta precisione stilistica e logica. Detto ciò, quando affronto un giallo (Legal Thriller, Noir, Spy o simili) cerco di raggruppare le mie forze mnemoniche e intuitive per seguire lo svolgimento della trama e per anticipare le mosse del cattivo di turno e del detective. Ammetto che trovo i gialli letture impegnative e, proprio per questo, come una sorta di equilibrio tra impegno e risultato, riesco a farle diventare una gradevole gratificazione, anche se, molto spesso, non riesco nell’intento di scovare il colpevole in largo anticipo. Ma questa è un’altra storia…
Dunque, nel mio mondo giallo, io cerco risposte, prevalentemente. Risposte che trovo all’interno di una scrittura schematica e decisa, una sorta di calamita che mi permette di riprendere la narrazione, anche a distanza di giorni, e di ritrovarmi esattamente dove sono stata interrotta. Se poi, ancora prima dell’incipit, trovo una mappa della città (che non conosco) nella quale si svolge il dramma, allora sono altamente motivata ad arrivare in fondo e ad affiancare il protagonista nell’indagine.
Questa lunga premessa serve per presentarvi “La Bestia”, l’ultima pubblicazione di Marcella Nardi che, come scritto e già dalle prime battute, si è rivelata un’ottima compagnia.
Ma, andiamo con ordine, c’è molto da dire su quest’opera.
Innanzitutto, permettetemi di rubarvi qualche minuto per ricordarvi che il protagonista – l’avvocato Joe Spark – è già stato ospite del blog e l’autrice lo è stata con molte altre sue opere. Questo è un fatto piuttosto importante, per me: leggere opere di uno stesso autore crea inevitabilmente un legame con l’autore stesso. Un legame di fiducia reciproca che significa apprezzare ulteriormente il lavoro che l’autore svolge, nella creazione di tutto ciò che noi chiamiamo libro. Assomiglia alla scelta della stessa località, durante le vacanze, quella certezza che ti mette tranquillità e che ti fa tradurre un qualsiasi imprevisto in novità da vivere.
Ritrovare Joe Spark, dunque, è stato come ritrovare una gradevole certezza. Lui resta un personaggio complesso: non è solo un avvocato, non è solo un uomo. È un’anima che, mi permetto di dire, in quest’opera è stata resa ancora più forte e umana, più intelligente e sensibile, più arguta e fine. La sfera emotiva del personaggio è stata ulteriormente ingrandita e studiata e il risultato rivela una gradevolissima immagine che ti resta in mente, anche oltre la fine della lettura. Perché l’avvocato è determinato ma qualche volta inciampa nei suoi stessi tormenti. La solitudine, per esempio, che ogni tanto gli appare davanti come uno specchio nel quale non vorrebbe specchiarsi; oppure la logica del business, lui che è a tutti gli effetti un uomo d’affari e che, stavolta, deve accettare le regole del gioco; il ruolo della famiglia, che nonostante la sia singletudine, resta comunque un perno sul quale erge certezze o sconfitte. E poi, il rapporto con le donne che, in questo romanzo, appaiono come vittime e quel senso di impotenza che lo spinge dentro al caso con coraggio. Lo avrete capito, già nel titolo è evidente, lui, “La Bestia” è colui che semina violenza ai danni di giovani donne indifese, in una Seattle che ha sempre più paura. Sullo svolgimento della trama e dei fatti in essa narrati, non vi dirò altro perché sarebbe difficile evitare dettagli circa lo svolgimento dei fatti.
Mi soffermerò, invece, come feci con altre opere dell’autrice, sui temi che lei ha deciso di inserire e sui quali è molto preparata. Innanzitutto, la mente criminale. Un groviglio di rabbia, vendetta, menzogne che vive di vita propria e che, purtroppo e in alcuni casi, è destinata a vincere sull’emisfero del bene. Inoltre, il ruolo della donna, un che le è molto caro all’autrice e che ha già trattato in altre sue opere. In questo romanzo, nello specifico, la donna diventa un oggetto, un mezzo, un trofeo. Non solo. Con le vittime, l’autrice si spinge nel profondo della loro paura, senza aggredire, portando in luce dolore e terrore.
E poi ci sono le domande. Tante, impegnative. Nella narrazione ne sorgono parecchie grazie alle voci e alle vicende dei personaggi. In seguito ne citerò solo alcune.
Joe mentre pensa alla cena vegetariana che ha in mente per conquistare la bella Amy, si sente chiedere perché accade ancora che le donne debbano avere paura ad attraversare un parco, nelle ore buie della sera; accetta un bicchiere di birra, quando il suo facoltoso cliente – David Harrison – gli chiede di partecipare a una visita completa della sua tenuta lussuosa e chic ma all’apparenza vuota di calore, il calore tipico delle famiglie; ci sono le birre fredde che aiutano il flusso di risposte, quando si ritrova seduto a guardare il mare, in compagnia dell’amico ex poliziotto; e poi c’è il Johnnie Walker notturno che lo obbliga a chiedersi perché è rimasto solo, ancora.
E poi, infine, la domanda che vibra tra le pagine, tra le vie di Seattle, nei ristoranti dove si serve la zuppa di vongole che tanto piace a Joe, nel silenzio della sera e tra i rumori di fondo dell’ufficio legale, quella che io, lettore, non sono riuscita a risolvere, fino alla fine: chi è la Bestia?
Consiglio di lettura: un libro per chi ama la suspense, il brivido, l’indagine; per chi vuol conoscere una Seattle diversa dalle solite guide turistiche e per chi vuole avere un assaggio di cultura americana.
Si ringrazia l’autrice per l’invio del file lettura in omaggio.
L’architetto dei Labirinti
TRAMA
In questo nuovo romanzo, Joe incappa in un cliente assai strano: un vero architetto di labirinti fatti di siepi ben sagomate che desidera divorziare nel modo il più indolore possibile.
E mentre il nostro Joe, da bravo avvocato, s’ingegna nel trovare una scappatoia per il suo cliente, si imbatte in una serie di inquietanti omicidi che lo portano man mano a seguire varie piste. Ma …. non sempre le persone e gli eventi sono come appaiono!
Nuovo romanzo della prolifica e talentuosa scrittrice trevigiana Marcella Nardi che vede impegnato l’avvocato e investigatore di Seattle, Joe Spark in un’altra incredibile indagine dal titolo “ L’architetto dei labirinti.
Una chiesa sconsacrata è il luogo dove sono state uccise ben tre persone a colpi di fucile, un labirinto come luogo dove proprio Joe Spark, intanto alla sua porta si presenta Eddy Robbins un cliente enigmatico che ha appena scoperto il tradimento di sua moglie Donna e non vede l’ora di chiedere il divorzio. Eddy Robbins impersonifica l’uomo dei labirinti proprio come dal titolo del romanzo. C’è dietro una storia d’adulterio, ma c’è una mano omicida che ha ucciso ben tre persone, l’indagine per Joe Spark è in salita perché si presenta davvero complessa e ardua, di idee e ipotesi ce ne sono tante ma portano a un vicolo cieco. Servirà calma e metodo ma inoltre il protagonista dovrà guardarsi intorno e orientarsi sviluppando al meglio i profili dei personaggi della storia ma sarà anche un modo per confrontarsi con se stesso facendo venir fuori la parte migliore di se. L’architetto dei labirinti è un legal thriller ben strutturato dall’abile penna della Nardi che confeziona una trama avvincente e davvero intrigante, ogni piccolo pezzo di puzzle si incastra nella maniera giusta ma non basteranno inganni e sotterfugi a mettere fuori gioco il protagonista, la soluzione arriverà nelle battute finali del romanzo e per il colpevole ci sarà un’amara resa dei conti. La verità in fin dei conti è così, pesa come un macigno ed è anche la più difficile e la più dura da accettare, una volta che vien fuori ci si sente liberati anche a costo di rimanere a vita degli sconfitti e di decidere un destino per sempre. Gli amanti del legal thriller sono avvertiti, l’autrice trevigiana non sbaglia un colpo e si conferma ancora una volta un’abile penna capace di fornire ai lettori romanzi di alto gradimento e questo suo secondo romanzo dedicato all’avvocato- investigatore ne è una prova inconfutabile.
Un bel personaggio tutto da scoprire soprattutto ancor di più in questa seconda avventura. Buona lettura!
Non avevo mai letto un romanzo di Marcella Nardi e non sono un’appassionata di legal thriller, ho rischiato e ho fatto bene. “L’architetto dei Labirinti” è il secondo legal thriller della serie dedicata a Joe Spark, un avvocato abbastanza diverso dai suoi colleghi. Per lui più che il cliente è importante conoscere la verità e fare giustizia. E persevera sulla sua strada anche se le indagini rischiano di danneggiare il suo assistito. È quello che accade con Eddy Robbins, un architetto di labirinti, che vuole solo divorziare nel modo più indolore possibile. Così inizia la seconda avventura di Spark che, mentre studia la soluzione migliore per il suo cliente, si ritrova a indagare su tre omicidi. E non aggiungerò altro sulla trama. Però posso dirvi che il nostro avvocato non sa resistere al fascino di un omicidio, pensate cosa può fare se sono tre. Vivendo negli Stati Uniti, Marcella Nardi ha fatto bene a creare una serie con un avvocato come protagonista, anche se assomiglia poco a quelli che vediamo nei telefilm. Joe è caparbio e ossessionato dai particolari. Pregi o difetti che lo aiutano a scoprire la verità che a volte però si rivela scomoda e dolorosa. Sicuramente il romanzo di Nardi non è scontato, infatti, il lettore pensa di aver scoperto tutto l’inghippo, invece si rende conto che è solo un trappolone messo a punto egregiamente dall’autrice. Ho molto apprezzato anche l’ambientazione: sia Alki, il paesino nella baia di Seattle, dove vive Joe sia l’abitazione ricavata dalla chiesa sconsacrata del Buon Pastore dove si svolgono parti importanti del poliziesco. E poi c’è il lato romantico con i tentativi di Spark di avvicinare Kathleen Law, un’avvocatessa specializzata in diritti civili. Ma per i due non è facile: lui continua a pensare alla prima moglie che è stata assassinata e lei a vicende poco piacevoli che rendono difficile lasciarsi andare con Joe. E poi ci sono tanti altri personaggi secondari che arricchiscono la trama e l’intreccio narrativo.E se non vi piacciono gli avvocati, potete ripiegare sulle indagini della commissaria Marcella Randi all’ombra della Madonnina.
FLbookblogger di Martina Felice.
La seconda segnalazione di oggi va a Marcella Nardi, amica e follower di LiberaLibri, con il suo ultimo romanzo “L’architetto dei labirinti”.
Con questo libro, il secondo della serie delle indagini dell’avvocato Joe Spark, la nostra autrice ci porta in una Seattle contemporanea, già vista nel primo romanzo della serie.
Si tratta di un Legal Thriller, in cui il protagonista è l’avvocato penalista Joe Spark.
Cinquant’anni, alto, capelli ricci nero corvino, un accenno di barba e baffi e un paio di penetranti occhi azzurri. Vive ad Alki, un ridente paesino affacciato sulla baia di Seattle.
Joe detesta cordialmente la tecnologia e ama le belle donne.
La sua maggiore passione è però quella delle investigazioni che lo vede spesso nei panni del detective.
“Le indagini dell’avvocato Joe Spark” è la seconda serie poliziesca creata da Marcella: la prima, ambientata in Italia, è quella legata al commissario Marcella Randi.
Perché quindi una nuova serie, parallela a quella italiana, e per di più con l’approdo al genere del Legal Thriller?
Lasciamo la parola alla nostra autrice: “Il genere del thriller legale mi affascina perché le indagini vengono svolte da avvocati e spesso, non come in questo romanzo, i casi si svolgono dentro e attorno ai tribunali: luoghi dove il concetto astratto di giustizia dovrebbe rivestirsi di realtà, e invece, ahimè, in un processo spesso vince chi ha la miglior favella. Il grande Cicerone insegna!”.
Un intreccio ardito lega le vite dei personaggi di Marcella Nardi
Morte all’Ombra dello Space Needle
TRAMA
Joe Spark incappa in un anziano signore dai modi strani che, dopo il pensionamento e la morte della moglie, decide di darsi allo studio dei crimini per i quali, a suo dire, è stata condannata la persona sbagliata.
Joe Spark viene irretito da quest’uomo in un “cold case”, un omicidio avvenuto trent’anni prima, e soprannominato dalla stampa “Lo strangolamento all’ombra dello Space Needle”. Una giovane donna era stata trovata strangolata nell’area che circonda la famosa torre di Seattle, lo Space Needle. A processo concluso, era stato condannato un giovane, un vicino di casa della ragazza.
Ma fu fatta vera giustizia? Forse no…
Lo strano signore convince Joe Spark ad aiutarlo nel riabilitare il nome del giovane, ingiustamente condannato e morto suicida poco dopo l’incarcerazione. Il vero assassino è ancora in libertà.
Una serie di eventi inattesi travolge l’avvocato Spark durante le indagini. Emergono nuovi elementi che lo portano a cambiare idea su come agire dopo aver scoperto il vero assassino di quella giovane ragazza.
Ma le sorprese non finiscono qui…
Morte all’ombra dello Space Needle è il primo legal thriller che apre la serie dedicata all’avvocato Joe Spark, dotato di grandi abilità da investigatore privato, deve indagare su un “cold case” avvenuto trent’anni prima.
Una ragazza trovata morta strangolata vicino allo Space Needle, famosa torre di Seattle e un uomo ingiustamente condannato e suicidatosi, spinge l’avvocato Spark a fare luce su un omicidio che si potrebbe definire irrisolto, ma soprattutto cercare una verità rimasta sepolta per tanto tempo. C’è sete di giustizia e dare un volto all’assassino sarà un’impresa forse impossibile, ma non per un uomo ostinato come Joe Spark che prende a cuore il caso, in particolare la povera sorte che si è auto inflitta suicidandosi, il giovane accusato di un delitto non commesso, forse una facile preda da incriminare?
Marcella Nardi costruisce un romanzo davvero convincente con un tessuto narrativo davvero efficace e con dei personaggi delineati alla perfezione.
La tensione cresce man mano scorreranno le pagine facendo emergere tanti scenari che andranno a sviluppare una trama sempre di più impreziosita di elementi fondamentali per la risoluzione del caso, poi come sempre c’è sempre l’asso nella manica che corrisponde all’intuito di Joe Spark, detective formidabile e personaggio che il lettore di certo apprezzerà.
Un thriller abbinato a quella che Sherlock Holmes chiamava “la scienza della deduzione” rende il romanzo appetibile per gli amanti non solo della suspence ma anche del giallo classico.
Quando si parla di legal thriller vado indietro nel tempo, forse perché sarò un nostalgico e penso a Erle Stanley Gardner, vero pioniere di questo genere letterario, creatore di Perry Mason interpretato da Raymond Burr per la famosa serie televisiva. Un romanzo dal ritmo serrato e coinvolgente dove non mancheranno incredibili sorprese e un colpo di scena che equivale alla ciliegina sulla torta per una storia confezionata con spiccate doti da giallista che vanno doverosamente riconosciute all’autrice. Grazie a lei ho riscoperto un genere che forse avevo un pochino accantonato,un peccato ma allo stesso tempo una gioia averlo ritrovato !
Sandra Taylor una ragazza di sedici anni, amata dal padre come una dea, perfetta agli occhi di chiunque la conosceva e dal fascino ammaliante venne ritrovata, il 28 febbraio 1989, strangolata ai piedi dello Space Needle di Seattle.
Subito fu accusato il suo vicino di casa David Bolan che era innamorato dalla giovane, dalla quale, però, era stato respinto. David Bolan aveva per tanto un movente ed anche delle condanne precedenti: una per atti osceni davanti ad una donna che portava a spasso il proprio cane al Green Lake Park e l’altra per il furto di un paio di mutandine femminili da una vicina lavanderia a gettoni. Inoltre, motivo ulteriore che portò all’arresto di David Bolan fu la sua confessione, che tentò di ritrattare in una sola occasione prima di riconfermare poi la sua colpevolezza. Crimine lineare, nulla di eclatante, del quale i giornali non avrebbero mai parlato se non che la giovane Taylor fosse la figlia di un famoso luminare accademico Rudy Taylor. Il caso si concluse facilmente senza ulteriori indagini, venne archiviato e dimenticato. Tuttavia, si è consapevoli del fatto che, per quanto la verità possa essere coperta, prima o poi viene sempre a galla. Trent’anni dopo Andrew Robinson, un anziano signore in pensione amante dei delitti, comincia ad indagare sulla storia dello strangolamento dello Space Needle, poiché ritenne che la faccenda fu archiviata troppo velocemente e che le indagini furono parecchio superficiali. Contattò così l’avvocato penalista Joe Spark che aveva rilevato tutte le pratiche di Eldon Kafca il quale era stato il difensore di David Bolan ed ora in pensione, poiché Joe era l’unico che potesse in qualche modo avere accesso a quelle pratiche. Joe Spark inizialmente fu riluttante e non trovò interessante occuparsi di un caso di tre decadi precedenti, ma Robinson seppe essere molto convincente, così il penalista si trasformò in un detective in piena regola. Le scoperte che Joe Spark avrebbe fatto non sarebbero state da poco, a partire dal fatto che Sandra Taylor non era poi la ragazza dolce ed adorabile che tutti amavano, aveva segreti inimmaginabili e forse davvero David Bolan era innocente. Allora chi aveva ucciso la ragazza? Un’avvincente storia di mistero, che si intreccerà con altre storie di omicidi, come quella di Warren Hull agente del gruppo musicale dei Billy Brothers, apparentemente perfetti, irrisolti.
Personalmente devo confessare che non sono una grande amante dei gialli, ciò non toglie che non mi privo di leggerli e devo dire che la penna della Nardi è davvero unica e coinvolgente. Ho divorato in suo libro in pochissimi giorni. Ogni capitolo mi incuriosiva al punto da non riuscire a staccare gli occhi e proseguivo spedita come un treno in corsa. Ho apprezzato davvero la storia amando ed odiando, quando opportuno, qualche personaggio e proprio quando tutto potesse sembrare chiaro e concluso ecco il colpo di scena finale che ti spiazza.
Senza alcun dubbio “Morte all’Ombra dello Space Needle” è un romanzo da leggere e da avere nelle nostre librerie. Assegno le piene 5 stelle *****
Questo romanzo è davvero ben strutturato, incalzante, scorrevole e con una trama avvincente. E’ un romanzo non lineare, che si svolge su più livelli e i dialoghi, i personaggi, le scene non sono lasciate al caso, ma tutte sono ben organizzate per far crescere nel lettore la suspence e la curiosità di investigare, farsi domande per arrivare anche lui, attivamente alla scoperta dell’assassino. I colpi di scena non mancano ed è presente anche una velata storia romantica.Finale sorprendente!
Il protagonista di questo romanzo è un avvocato di nome Joe Spark. Dopo la sua ultima vittoria schiacciante in tribunale, conosce per caso Andrew Robinson, il quale informa l’avvocato che sta indagando sull’omicidio di Sandra Taylor una ragazzina sedicenne di famiglia benestante; delitto avvenuto trent’anni prima e che fece molto scalpore a quell’epoca e proprio per questo che la stampa lo definì “Lo strangolamento all’ombra dello Space Needle“; ed aggiunge, inoltre, che ha bisogno del suo aiuto per risolvere questo caso.
<< Infatti. E per me è proprio questo il fascino dell’omicidio di Sandra Taylor. Non voglio sostenere che la mia sia una crociata morale, e non pretendo di condividere la sua dedizione al trionfo della giustizia. Ma trovo il delitto irresistibile… e in particolare il delitto perfetto.>>
<< Nessuno, da quel che ricordo, ha mai parlato dello strangolamento dello Space Needle come di un delitto perfetto.>>
<< Lei non vuol capire, signor Spark. Se partiamo dal presupposto che Bolan era innocente, la conclusione è inevitabile.>>
Robinson digrignò i denti: <<Il vero colpevole la fece franca>>.
Chi ama i libri gialli, deve avere questo libro nella sua libreria. Non se ne pentirà.
Scrittrice, Fiammetta Murino Rossi
- Era da un po che cercavo un legal triller che mi facesse venire voglia di essere letto!!! Un mio caro amico mi ha consigliato questo autore che non conoscevo, dopo aver cercato qualche recensione la mia attenzione è stata catturata dal presupposto della vicenda “Non voglio sostenere che la mia sia una crociata morale, e non pretendo di condividere la sua dedizione al trionfo della giustizia. Ma trovo il delitto irresistibile… e in particolare il delitto perfetto”. Con questo presupposto non ho saputo resistere!!! Il romanzo ambientato a Seattle è incalzante, la trama è avvincente e ben strutturata, o non è lineare!! L’autore, dietro una velata storia romantica, ha saputo tenere la tensione sempre alta con molti colpi di scena catapultandomi nel personaggio dell’avvocato/investigatore…..gli eventi nuovi e mutevoli lo portano a cambiare il modo di agire durante le sue indagini…. La trama si infittisce il romanzo è incalzante….. Lo consiglio vivamente!!
- Non leggevo un libro così da anni. Investigare attraverso gli occhi di Joe Spark è un’esperienza che consiglio a tutti. Momenti avvincenti, scoperte e riscoperte. Un delitto efferato che riemerge dopo anni, il passato viene messo in dubbio e il presente è un continuo susseguirsi di eventi imprevedibili. Ci ho messo poco a leggerlo perché una volta che inizi ti catapulti in un atmosfera unica ed intrigante. E’ un giallo come si deve, nel vero senso della parola (o del genere), per me ha tutte le carte in regola per diventare un classico.
Investigare attraverso gli occhi di Joe Spark è un’esperienza che consiglio a tutti. Momenti avvincenti, scoperte e riscoperte. Un delitto efferato che riemerge dopo anni, il passato viene messo in dubbio e il presente è un continuo susseguirsi di eventi imprevedibili. Ci ho messo poco a leggerlo perché una volta che inizi ti catapulti in un atmosfera unica ed intrigante.
E’ un giallo come si deve, nel vero senso della parola (o del genere), per me ha tutte le carte in regola per diventare un classico.
Chi ha ucciso Sandra Taylor? Sicuramente, se vi dicessi la risposta evitereste di essere investigatori come l’Avvocato Joe Spark. Questo romanzo un legal thriller infatti, risulta essere così travolgente e impressionante tanto da coinvolgere il lettore, fino a fargli dimenticare di essere soltanto uno spettatore della vicenda.
Ma perchè vi dico questo?
Tutto ruota in torno ad un caso che pareva essersi ”dimenticato nell’oblio ” in quanto risolto trent’anni fa… o forse no. Forse, la verità era sempre stata celata dal tempo. L’omicidio avvenuto nei confronti di Sandra Taylor venne reso pubblico sui giornali come la “Lo strangolamento nell’ Ombra dello Space Needle”. Eppure, mai si sarebbe pensato che a distanza di ben trent’anni, il colpevole non era di certo il vicino di casa che prese dalla stessa Sandra un bel due di picche. David Bolan, accusato di omicidio per strangolamento risulta essere una delle tante vittime, che per via dell’Ingiustizia subita e delle accuse ricevute, seppure innocente, si ammazza dalla disperazione per le calunnie subite. Nessuno avrebbe mai pensato che il vero assassino sarebbe stato ancora in libertà…. e credetemi, che come l’ Avvocato Joe Spark, l’investigatore risulta essere il lettore stesso, un investigatore che più va avanti a leggere il romanzo, più si rende conto di quanto la verità che presume di aver scoperto, non sia per niente la realtà dei fatti.
L’omicidio avvenuto nei confronti di Sandra Taylor presso la famosa area che circonda la torre di Seattle dello Space Needle, inizia a riprendere vita durante un incontro tra Joe e Robinson, un uomo anziano da comportamenti insoliti che da quando è rimasto vedovo, si dedica allo studio di tutti quei casi che lui ritiene irrisolti, vicende in cui il colpevole gli sembra essere la persona sbagliata. E così, il lettore insieme all’Avvocato Joe, si ritrova a costruire un puzzle fatto di mille pezzi seppure incastrati in modo sbagliato. Ogni volta che si avvina la verità, le indagini dell’Avvocato Spark vengono dirottate altrove, a causa di innumerevoli eventi che lo costringono a prendere una strada diversa.
La narrazione dell’Autrice non viene sviluppata mediante un “ordine cronologico” degli eventi, ed è proprio per questo che il lettore si ritrova smarrito nel riuscire a scoprire questa falsa bugia che è durata per ben trenta e lunghi anni.
L’alibi che utilizza la scrittrice per poter coinvolgere il lettore risulta essere il fulcro centrale attorno al quale ruota la trama del romanzo, una trama che si sviluppa tramite molteplici eventi che si intersecano tra di loro… e chi l’avrebbe mai detto, che una volta scoperto il vero nome dell’assassino, ci sarebbero stati altri mille pezzi del puzzle da dover ancora incastrare.
E quindi? Chi ha ucciso Sandra Taylor?
A voi la verità… La verità, è che il vero protagonista dell’opera è il lettore stesso, quel lettore che sfogliando pagine e pagine di questo romanzo, si ritrova ad analizzare indagini trascritte dall’autrice per poter scoprire il vero colpevole!
Che dire, l’eccezione conferma la regola! Ed è proprio per questo che do un bel 6 stelle su 5 a questo romanzo fottutamente geniale! Voto: sei stelle su cinque
VENDETTA
TRAMA
Abbazia benedettina di Viboldone, luglio 2018. La violenta aggressione a suor Monica porta il commissario Marcella Randi indietro di circa settecento anni, attraverso la lettura di un manoscritto di quell’epoca. Tra le sue righe, forse, ci sono indizi e riferimenti per la cattura del malvivente. Quell’antico libro sembra essere il diario privato di un ricco possidente con la passione per le investigazioni. Il manoscritto, i cui eventi risalgono al XIV secolo, parla, attraverso la “voce” di quest’uomo, delle sue indagini, non ufficiali, su un caso molto complesso: due omicidi e una morte sospetta e tre croci d’oro con rubini incastonati, proprio come quella rubata a suor Monica, durante l’aggressione. Oltre ai fatti narrati, il libro è ricco di dettagli in merito alle interessanti, e talora moderne, considerazioni e metodi di quell’uomo di settecento anni fa. Al suo fianco c’è un altro personaggio di spicco, una donna… Gli eventi in esso narrati si svolgono nei pressi di Urbino, nel monastero di San Pietro in Cagli e nelle zone del contado circostante, sotto l’allora giurisdizione dei duchi di Montefeltro. La risoluzione del caso porta Marcella Randi a considerare come davvero, fin troppo spesso, fatti e persone non sono quello che sembrano.
“Vendette giuste non ne esistono”: con questa considerazione che risale a Miguel de Cervantes Marcella Nardi introduce il lettore ai fatti che si snoderanno rapidi nel suo romanzo, lasciando dunque intendere che in fondo nessuno ha diritto di esigere vendetta, ma solo giustizia, sebbene ciò sia assai difficile.
Machiavelli sosteneva nel suo trattato di politica che l’uomo è per sua natura malvagio, motivo per cui non ci si può aspettare da lui gesti nobili, motivati da elevati sentimenti, quanto piuttosto azioni forti che lo soddisfino nel profondo del suo animo, indipendentemente dal valore morale che esse possano avere.
I protagonisti di questo romanzo non si discostano dal modello machiavellico, che vivano nel presente o che siano soltanto una lontana ombra del passato, capace però di condizionare chi vive nell’oggi. I luoghi prescelti per l’ambientazione da Marcella Nardi sono dei monasteri, ove vivono comunità di suore che dovrebbero dedicare la loro vita al Signore e alle buone azioni: dovrebbero, perché nella realtà narrata non è esattamente così. La vicenda prende le mosse da un fatto molto insolito, l’aggressione apparentemente ingiustificata di una suora, suor Monica, all’interno dell’antica abbazia di Viboldone, tuttora esistente in territorio lombardo.
La badessa, suor Rosa Maria Del Gaudio, contatta Marcella Randi in nome di un’antica amicizia nata sui banchi del liceo più di trent’anni prima, quando nessuna delle due ragazze immaginava concretamente il suo futuro, pur avendone già sentore.
Benchè il caso sia stato dichiarato chiuso, la badessa confida a Marcella di volere altre indagini, anche se non ufficiali, perché la vicenda di sorella Monica ha dei precedenti se non altro curiosi. La donna, infatti, quando scelse il convento portò con sé un manoscritto della metà del Quattrocento recante la storia dei suoi antenati e una croce d’oro con dei rubini incastonati, che le fu concesso di tenere sotto le vesti monacali.
A seguito dell’aggressione, il monile è stato rubato, dopo che la proprietaria è stata tramortita in modo tale da provocarle un’emorragia cerebrale. Oltre a ciò, è importante il fatto che suor Monica si occupa della biblioteca del convento, consultabile anche da persone esterne, e che proprio alla biblioteca ha donato l’antica pergamena con le notizie sui suoi antenati, che sarebbero stati ingiustamente ridotti in povertà con la sottrazione delle loro terre.
Marcella Nardi ha regalato alla sua omonima un sesto senso per l’investigazione e una curiosità innata, che in questo frangente la induce a promettere a suor Rosa Maria di aiutarla in tutti i modi possibili, sebbene ciò sia un po’ fuori dal protocollo.
Per sapere cosa sia accaduto nel presente, chiede di poter leggere l’antico documento, per cercare indizi che la portino a mettere con le spalle al muro l’aggressore (e ladro) colpevole del furto. A questo punto, Marcella Nardi lascia il presente, l’estate del 2018, per ritornare a settecento anni prima, alle vicende che interessarono il monastero di San Pietro in Cagli, nell’anno del Signore 1342.
Marcella Nardi e Marcella Randi, un tuffo nel Medioevo
Il Commissario si appresta dunque a immergersi nei fatti raccontati da Bernardo da Rogoredo, figlio di un podestà cresciuto nelle Fiandre e ritornato in Italia per gestire i suoi possedimenti. E’ lui a narrare in prima persona i fatti avvenuti in quell’anno, con dovizia di particolari e ampie descrizione relative al tempo in cui si svolsero i fatti lontani. Il monastero era stato investito da un atto brutale, l’omicidio di una suora presumibilmente stuprata prima che le venisse tagliata la gola. Messer Bernardo, recatosi al monastero, offre alla badessa Cecilia il suo aiuto per capire cosa sia successo, per cui viene accolto con entusiasmo e viene a conoscenza della storia della vittima, sorella Maria. Purtroppo, prima che si sia potuto in qualsivoglia modo giungere a qualche conclusione, un’altra morte violenta coinvolge il monastero, quella di Guendalina, una giovane postulante che sembrava aver trovato in suor Maria un affetto sincero. In un frangente così drammatico messer Bernardo viene a conoscenza di una terza morte, quella di Isabella, sorella di Maria, deceduta in seguito ad una caduta da cavallo.
In un mondo che avrebbe dovuto essere popolato di sole donne, animate da fede e letizia, è entrato qualcuno, presumibilmente un uomo, che ha sconvolto i pensieri, ribaltato i ruoli e contribuito a spargere tanto, troppo sangue.
Comprendere i meccanismi che hanno generato il dramma non è impresa facile, perché si intrecciano storie di matrimoni rifiutati, di terre sottratte con l’inganno, di donne che nascondono verità inconfessabili, di nobili incapaci di affetti sinceri e interessati solo a se stessi e ai loro averi.
Bernardo, a cui Marcella Nardi non ha lesinato le doti di arguzia e prontezza, con l’aiuto di madre Cecilia riesce a ricomporre il quadro generale e ad assegnare a ciascuno il suo ruolo, il che dimostra come nessuno sia mai ciò che appare, ma celi dentro di sé una verità che spesso si rivela come tale solo dopo la morte. E’ proprio la lettura del manoscritto, all’interno del quale si parla di ben tre croci d’oro con dei rubini incastonati, a portare il Commissario Randi sulla strada della verità.
Sono passati settecento anni, il mondo è radicalmente cambiato, ma le passioni buone o malvagie che agitano l’animo umano sono sempre le stesse, l’amore, il denaro e il desiderio di vendetta.
“Nessuno è chi dice di essere”: in base a questa incredibile considerazione le azioni del presente vengono lette nel giusto modo e anche in questo occasione ogni azione trova la sua giustificazione, facendo in modo che il caso possa dirsi finalmente risolto.
Quello che Marcella Nardi ci lascia giunti al termine della lettura è un’amara considerazione: tutti, chi più chi meno, sentono dentro di sé il desiderio della vendetta, che talora li porta, se messa in atto, a dover fare delle rinunce, che pesano meno se si è raggiunto lo scopo iniziale. A volte, però, è il tempo a rimettere ordine nei casi umani, un tempo che può essere lungo anche settecento anni.
Oltre i Limiti della Passione… Quando il desiderio travolge la ragione
TRAMA
Un travolgente romance/erotico. Per chi già la conosce, ecco una giovane Marcella Randi, una donna che nel privato è sensuale, passionale e, sotto le lenzuola, ama la trasgressione… Marcella Randi, che non è ancora un poliziotto, ci appare timorosa e spregiudicata al tempo stesso. Ha scoperto un suo lato oscuro: il piacere di sentirsi posseduta e di stimolare i desideri più sfrenati del suo amante. Nella precedente indagine del commissario Marcella Randi, “L’apparenza inganna… omicidi all’ombra della Madonnina” (quarto romanzo della serie), due brutali omicidi sconvolgono la Milano bene a distanza di tre giorni: Roberto Sala, imprenditore edile, e Gianni Bergamaschi, noto avvocato penalista. Questo caso riapre una vecchia ferita nel cuore del commissario Randi: Gianni Bergamaschi è stato un suo amante, un uomo dai mille volti e dalla personalità intrigante. È stato un amore intenso, travolgente e trasgressivo, che l’ha segnata nel profondo. “Oltre i limiti della passione” narra la loro storia.
Blog RomanceNonStop, recensione di Alessia Toscano
IL PARERE DI ALESSIA TOSCANO:
“Oltre i limiti della passione” è il quinto romanzo della serie “Le indagini del commissario Marcella Randi”.
Il cognome della protagonista è l’anagramma di quello dell’autrice. Marcella Randi appare una donna ironica, pungente e intelligente, è un commissario della Omicidi presso la Squadra Mobile di Milano. Mi è sembrata passionale e sensuale… Nell’indagine svolta nel romanzo precedente si occupa degli omicidi di un imprenditore edile, Roberto Sala, e di un famoso avvocato penalista, Gianni Bergamaschi.
Questo libro si apre ai giorni attuali, quando un episodio casuale riporta alla mente di Marcella la storia che, molti anni prima, aveva intrecciato proprio col Dott. Bergamaschi. E allora ripercorriamo insieme a lei proprio i suoi ricordi, in modo vibrante ed emozionale. Un romanzo strano, in quanto già si sa di cosa si parlerà, il racconto di una storia d’amore e di una passione che divora e avvampa da dentro. Qualcosa che non si può contrastare. Oppure sì, ma solo se ce ne fosse la volontà. Si tratta di un amore totalizzante, trasgressivo, travolgente e intenso. Quasi un diario degli anni in cui ha vissuto l’esperienza che l’ha portata a essere quella che è ora. Le ferite si aprono e si chiudono… ma probabilmente non guariscono mai del tutto, il tempo non cancella, semplicemente sposta, o smussa… ma tutto rimane ben presente nell’animo.
Lo stile dell’autrice è davvero intimo e avvolgente, diretto, genuino e semplice. Semplice non vuole dire banale, ma significa non costruito, anzi ho trovato molto particolare e scorrevole la sua narrazione. Sono riuscita a sentire empaticamente tutte le sensazioni che provava Marcella, allora praticante nello studio dell’avvocato, uomo potente dai mille volti, intrigante ed enigmatico. Lui le ha insegnato a seguire i suoi istinti, a lasciarsi andare… Lei ha conosciuto una nuova sé stessa, che non aveva mai incontrato fino ad allora. Si scopre eroticamente diversa, non capisce come possa provare piacere a essere posseduta nel modo in cui lo fa Gianni, si sente potente stimolando i desideri passionali del suo amante.
Ma lei non sapeva di essere così… spregiudicata. Eppure…
Essendo un romance/erotico, ci sono delle esplicite scene sensuali, descritte in modo coinvolgente, elegante e reale, sono necessarie per capire tutta la storia fino in fondo.
Nonostante si tratti “semplicemente” della narrazione di un ricordo, l’ho trovato avvincente. Mi è piaciuta moltissimo la protagonista, la costruzione e caratterizzazione. Si percepisce bene la sua personalità. In realtà ho conosciuto lei da giovane e ho intuito dal prologo e dall’epilogo come possa essere ai giorni attuali, trasformandosi da ragazza praticante a donna detective. Ho assistito alla presa di coscienza della sua forza e della consapevolezza del valore che si attribuisce come donna e persona. Mi sono incuriosita rispetto ai romanzi precedenti, dove sicuramente Marcella Randi farà scintille nel lavoro e nella sfera privata.
L’autrice è stata molto brava nel descrivere gli stati d’animo e nel presentare tutte le sfaccettature e sfumature della mente e dell’anima della protagonista. Complimenti alle due “Marcelle” di questa serie.