2 – LEGGENDO, S’IMPARA

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ARTE ORAFA LONGOBARDA

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Da appassionata di storia antica, e in particolare di quella medievale, ho dato vita a romanzi in cui intreccio trame avvincenti con scorci autentici della vita di un tempo. Gli storici, per ragioni di studio, hanno stabilito confini temporali precisi: il Medioevo inizia con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente e termina con la scoperta dell’America. In questo lunghissimo arco di quasi mille anni, la penisola italica è stata teatro di molteplici invasioni, alcune delle quali hanno profondamente plasmato usi, costumi e identità, rendendo noi italiani un popolo davvero singolare.

Tra i popoli che maggiormente influenzarono il nostro territorio figurano i Longobardi, i quali dominarono gran parte della penisola dal 568 al 774 d.C. Senza voler proporre una lezione di storia, desidero invece soffermarmi su uno degli aspetti più affascinanti di questa cultura, un elemento che ho integrato nella trama del mio romanzo “IL SEGRETO DELLA REGINA TEODOLINDA”.

Vorrei, dunque, parlare della straordinaria arte orafa longobarda: un’espressione artistica considerata tra le più importanti del periodo, capace di rivaleggiare con le più rinomate tradizioni del passato. Prima della loro discesa in Italia, nel 568, i Longobardi avevano già sviluppato un raffinato gusto nell’oreficeria, fondendo tecniche e motivi di origine germanica con influenze tardo-romane provenienti dalla Pannonia.

L’arte orafa longobarda avrebbe in seguito influenzato profondamente le culture che vennero dopo, come quella carolingia e l’arte romanica, fondendosi con esse e generando nuove forme di bellezza e abilità artigianale. Oggi, i reperti longobardi in oro e pietre preziose sono custoditi in numerosi musei e istituzioni culturali d’Italia, a testimonianza della grandezza e della raffinatezza di questa tradizione.

Chi ha avuto l’opportunità di visitare il Museo del Duomo di Monza, per esempio, avrà certamente ammirato la celebre Corona Ferrea, custodita nella Cappella Teodolinda all’interno del Duomo. Proprio attorno alla figura della regina Teodolinda, nota per aver guidato la conversione del suo popolo al cristianesimo, ruotano molte leggende. Una di queste narra che la regina, grazie ai migliori maestri orafi longobardi, fece realizzare dieci “Grandi Fibule” da donare a Papa Gregorio I. Secondo il racconto, però, questi preziosi manufatti non raggiunsero mai Roma e furono sepolti, forse, in un luogo misterioso.

È proprio a partire da questa suggestiva leggenda che prende forma il mio romanzo, un intreccio di storia, fede e avventura, nel tentativo di dare una nuova voce al silenzio dei secoli.

Dove trovare il romanzo: su Amazon e il cartaceo anche in libreria.   

SINOSSI – IL SEGRETO DELLA REGINA TEDOLINDA

  • Chi sono i giovani detective Valentin e Lucrezia?
  • Esistono davvero le Dieci Grandi Fibule longobarde?
  • E se sì, dov’è nascosto questo inestimabile tesoro?
  • Chi c’è dietro il rapimento di un famoso archeologo esperto in arte longobarda?
  • Cosa si cela tra le grotte di tufo della Valle del Treja, nei pressi del leggendario borgo stregato di Calcata?
  • Riusciranno i due detective dilettanti a sbrogliare questa intricata matassa?

Link “IL SEGRETO DELLA REGINA TEODOLINDA” / Link THE MYTERY OF QUEEN THEODELINDA 

_____________________________________________________Produzione_LONGOBARDE_03

__ My first book in English __

“DNA Code & Other mysterious tales from the Middle Ages”

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Between the 12th and 14th centuries, just as today, corruption for political and commercial power raged in the fledgling cities of Italy. In this period of splendor, the protagonists of four short tales are involved in a myriad of intrigues. The first story’s title is the original Latin name of the medieval town where the events take place, Grata Aura. A young woman secretly catches sight of a handsome young man who has come to her father to negotiate a marriage pact. It is love at first sight. However, she soon discovers he is not there on his own behalf, but that of his brother, an old man well known to be ugly and vicious. Meanwhile, two homicides disrupt the castle and the lives of the two young lovers. The famous Italian poet, Dante Alighieri, first told their story, albeit in a very different way. The second tale, even more intriguing, “Revenge gets served up cold” features the beautiful Angelica and the famous Venetian explorer Marco Polo. Their story… is unique! The protagonist of the third story is Thomas Aquinas, perhaps poisoned by order of Charles I of Anjou. The reason? He knew the truth about the origin of human beings. The story, which begins at the dawn of civilization, alternates between the year 2005 and the year 1270 and involves the journey through time of manuscripts that speak of a mysterious code of life. Slavery is the theme of the final story. Lucilla Capeleti, born to parents who had given up hope of having children, is kidnapped and made a slave. Her teenage life ends and a new terrible one begins. Hidden in a cart and transported first to a miserable castle cell and then to Rome where her blackest hell begins. Finally, after months of suffering and humiliation, she regains her freedom, but with it, the terrible discovery of the truth behind her kidnapping.

The original Italian title of “DNA Code & Other mysterious tales from the Middle Ages” is “Medioevo in Giallo.” In Italian Giallo means two things: the yellow color and thriller. Between the two World Wars, a big Italian publishing company started to sell thrillers on books having a yellow color as the background cover. Since then, Italians use the word Giallo as in English people use the Thriller.